L’arte del Cambiamento: la Terapia Breve Centrata sulla Soluzione.
Ti capita mai di dubitare di te stesso e di chiederti “sarò all’altezza di questa situazione?” Quante volte hai pensato di cambiare lavoro, ma non hai avuto il coraggio di fare il grande salto? Quanto spesso fantastichi su quella promozione ma non hai il coraggio di chiederla al tuo responsabile? Forse la tua voglia di cambiamento è alta, ma la paura di fare quel passo nel vuoto lo è ancora di più.
Uscire dalla zona di confort, o da quella che io chiamo la “bolla”, che ci culla e ci protegge ma che allo stesso tempo ci tiene silenziosamente in ostaggio, è un passo difficile. Se poi aggiungiamo alla preparazione altre caratteristiche individuali come, ad esempio, una bassa autostima o uno scarso senso di autoefficacia, otterremo un cocktail esplosivo!
Affrontare un cambiamento di per sé non è facile e quasi sicuramente evitare di farlo ci mette al riparo da eventuali rischi. Così facendo abbiamo anche il rovescio della medaglia: rischiare di restare impantanati in una situazione che ci fa stare male o che ci sta stretta. Il cambiamento sperato non avviene “per caso” o “per fortuna” e adottare la strategia “evitare di evitare” non è una scelta risolutiva.
Prima di scegliere la scuola di specializzazione di psicoterapia più adatta, mi sono chiesta: “come posso aiutare concretamente le persone a risolvere i loro problemi? In che modo posso supportarle in un arco temporale relativamente breve, di pari passo alla società in cui viviamo?”
Queste risposte mi sono state fornite dalle Terapie Brevi e, più nello specifico, dalla Terapia Breve Centrata sulla Soluzione. Se stai affrontando un periodo difficile o ti trovi in uno stato di impasse, la Terapia Breve Centrata sulla Soluzione può aiutarti a muovere i primi passi verso il cambiamento.
Terapia Breve Centrata sulla Soluzione (o TBCS)
La Terapia Centrata sulla Soluzione (o TBCS) si focalizza non tanto sul problema, quanto piuttosto sulla ricerca delle possibili soluzioni. Questo modello pone il focus sul presente e su tutto ciò che è possibile fare oggi con l’obiettivo di costruire, tassello dopo tassello, il futuro desiderato. I padri fondatori della TBCS, Steve de Shazer e Insoo Kim Berg, hanno lavorato su un nuovo modo di fare terapia, grazie anche all’utilizzo di specifiche manovre terapeutiche. In sintesi, la TBCS conduce la persona ad un nuovo scenario partendo dall’analisi dalle sue risorse interne ed esterne. Sarà proprio lei, modificando la sua percezione ed il modo di vedere le cose, a cambiare il modo di approcciarsi al mondo. Il segreto sta proprio qui: imparare ad agire!
Secondo te, hai più probabilità di risolvere un problema non facendo nulla, continuando ad alimentare dubbi e paure, oppure facendo attivamente qualcosa e, quindi, affrontarlo?
Le Manovre Terapeutiche in TBCS
La Terapia Breve Centrata sulla Soluzione parte da un abile utilizzo delle domande (solution talk) ed esplora attivamente desideri e azioni che la persona può attuare, conducendola così verso uno scenario ancora inesplorato. Sotto la guida di un abile terapeuta, la persona sperimenta in seduta le seguenti manovre terapeutiche:
- Chiedere esplicitamente le Migliori Aspettative: la manovra di apertura per eccellenza nella TBCS. Viene chiesto alla persona di riflettere sull’aspettativa che la conduce in terapia, iniziando a gettare le basi verso un obiettivo specifico e misurabile. “Quale differenza speri faccia per te, oggi, questo percorso di terapia?”
- Il Futuro Desiderato senza il problema: in questa fase si induce la persona a costruire passo dopo passo il futuro che vuole raggiungere. All’interno di questa fase si inserisce la Miracle Question, che mira ad esplorare il futuro desiderato senza il problema. Più dettagliatamente la persona riuscirà a costruire il futuro desiderato senza il problema, e più si munirà di consapevolezza e pragmatismo per costruirlo. “Qual è la prima cosa che noti, se domani ti svegli e il tuo problema non c’è più?”
- La Scala del Presente e del Futuro: questa manovra è essenziale per misurare i progressi reali rispetto a ciò che la persona sta facendo o può fare in funzione del futuro desiderato. Oltre a funzionare da indicatori oggettivi, la Scala del Presente (cioè la situazione attuale da cui la persona parte) e la Scala del Futuro (cioè la situazione che la persona raggiungerà e creerà una volta salita di un “gradino in più” sulla scala), funzionano da catalizzatori del cambiamento. “Immagina di essere su una scala da 0 a 10, dove 10 è il tuo futuro desiderato e 0 è l’esatto opposto: dove ti trovi oggi?” o, ancora, “Cosa noterai di diverso una volta che sarai ad un gradino più su della scala?”
- Complimenti, feedback e Noticing finale: l’intera seduta è disseminata di piccoli “aiutanti” che possono restituire in maniera più o meno diretta alla persona i progressi che sta compiendo. Fra questi, il noticing è un utile esercizio di pensiero che permette di continuare il lavoro anche fuori dall’ora di terapia.
Conclusioni
La Terapia Breve Centrata sulla Soluzione è un approccio innovativo che consente di spostare l’attenzione dal problema alla soluzione, aiutando concretamente la persona a sbloccare una determinata situazione in funzione del cambiamento. Da piccoli traguardi a grandi progetti di vita, dall’ambito lavorativo a quello personale, la TBCS è un modello trasversale che può aiutarti concretamente ad uscire fuori dall’impasse. Per questo applico la Terapia Breve Centrata sulla Soluzione nella mia pratica!
Se sei curioso/a di sperimentarla, contattami per un appuntamento. Ricevo online e nei seguenti studi di Roma:
- Via Nomentana, 60 (00161 Roma) presso ISTITUTO ICNOS
- Via Leonardo Bufalini, 33 (00176 Roma) presso lo Studio Medico Dr. Bartoletti Pier Luigi.
Psicologa Serena Troiano
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