Bilanciare Lavoro e Famiglia: Suggerimenti per Mamme Lavoratrici
- Il Ruolo delle Pressioni Esterne: Lavoro e Cultura del Senso di Colpa
- Il Supporto del Partner: Sinergia e Collaborazione
- Suggerimenti per Mantenere una Connessione di Qualità con i Figli
- Il Benessere della Mamma come Modello Positivo
- Terapia Familiare: Un Supporto per la Comunicazione e il Benessere Emotivo
- Conclusione: Passare dalla Maternità alla Genitorialità Condivisa
In Italia, bilanciare lavoro e famiglia è una sfida che molte donne affrontano quotidianamente, con un peso che si sente sempre più sulle loro spalle. Nel 2023, oltre 61mila madri hanno rassegnato le dimissioni per la difficoltà nel conciliare il lavoro con la maternità. I dati dell’Ispettorato del Lavoro e dell’Inps mostrano che circa una donna su cinque rischia di uscire dal mercato del lavoro dopo il primo figlio. Questi numeri sottolineano l’urgenza di un cambiamento culturale verso una vera genitorialità condivisa, per evitare che le responsabilità familiari ricadano solo sulle donne.
Il Ruolo delle Pressioni Esterne: Lavoro e Cultura del Senso di Colpa
Le pressioni non provengono solo dalle responsabilità familiari, ma anche dal contesto sociale e lavorativo. Alcuni datori di lavoro, colleghi e persino la famiglia, attraverso scelte e commenti, creano aspettative che influenzano pesantemente le donne. Queste pressioni possono manifestarsi in vari modi: ad esempio, molte madri sentono l’obbligo di tornare al lavoro subito dopo la maternità, anche se non si sentono fisicamente o emotivamente pronte. Spesso, la giustificazione che danno è la necessità dello stipendio, ma in molti casi sono proprio i sensi di colpa a spingerle, facendo percepire il tempo dedicato al proprio figlio come una scelta “comoda” o da “scansafatiche”.
Al contrario, ci sono anche madri che, per via di tali pressioni, scelgono di lasciare definitivamente il lavoro per dedicarsi ai propri figli. Questa decisione, se non condizionata dal senso di colpa, può essere una scelta legittima e appagante. Tuttavia, la cultura del senso di colpa è ancora molto radicata e, spesso, rende difficile fare una scelta autentica e serena.
Il Supporto del Partner: Sinergia e Collaborazione
Voler essere presente sempre e comunque, e può portare alla rinuncia di momenti di pausa personale, aumentando il rischio di burnout. Per gestire meglio le pressioni esterne e interne e bilanciare lavoro e famiglia, è cruciale avere una sinergia con il proprio partner. La collaborazione all’interno della coppia consente di distribuire equamente le responsabilità e di riconoscere quando è il momento di chiedere supporto. Una comunicazione chiara e aperta con il partner è essenziale per prevenire sovraccarichi e per stabilire confini tra vita lavorativa e vita privata.
Suggerimenti per Mantenere una Connessione di Qualità con i Figli
Anche le donne che lavorano possono dedicare tempo di qualità ai figli, adottando alcuni semplici accorgimenti per mantenere il legame forte e continuare a essere presenti emotivamente:
- Tempo di qualità nel weekend e nei giorni di riposo: Organizzare attività speciali nei momenti liberi consente di creare ricordi e di rafforzare il legame familiare.
- Lasciare un messaggio prima di uscire di casa: Un bigliettino sul comodino o in cucina è un gesto affettuoso che può dare sicurezza ai bambini, facendoli sentire amati.
- Videochiamate o messaggi durante la giornata: Anche un breve messaggio o una videochiamata aiuta a mantenere il contatto emotivo e a sentirsi vicini.
- Un oggetto simbolico scelto dal bambino: Portare con sé un piccolo oggetto scelto dal figlio può rappresentare un gesto simbolico che rafforza il legame anche durante la giornata lavorativa.
- Riconoscere e accettare i sentimenti: Accogliere il senso di colpa e i pensieri svalutanti come normali, senza giudicarsi per provarli, è un primo passo.
Il Benessere della Mamma come Modello Positivo
Essere una madre realizzata, sicura di sé e appagata è un messaggio importante per i figli. La presenza di una madre soddisfatta e serena trasmette ai bambini un modello di realizzazione personale, mostrando loro che perseguire i propri obiettivi non è solo possibile, ma anche positivo per il benessere familiare. Fra gli interventi più profondi e intimi del supporto psicologico c’è sicuramente quello di creare un dialogo interno positivo.
“Non merito di essere chiamata mamma.”
“Le altre madri sono più presenti e sanno fare meglio di me.”
“Non lo vedrò fare i suoi primi passi o dire le sue prime parole.”
“Forse non sono fatta per essere una madre lavoratrice.”
E’ importante sostituire i pensieri svalutanti con affermazioni più equilibrate come: “Faccio del mio meglio ogni giorno” e “Essere una madre che lavora è un esempio di impegno per mio figlio.”
Terapia Familiare: Un Supporto per la Comunicazione e il Benessere Emotivo
La terapia familiare può rappresentare un valido aiuto per bilanciare lavoro e famiglia. Uno psicologo familiare può fornire gli strumenti per affrontare sentimenti di rabbia, tristezza e confusione, migliorando la comunicazione tra i membri della famiglia. Il supporto professionale può fare la differenza, trasformando i momenti di crisi in opportunità di crescita e rafforzando i legami familiari.
Conclusione: Passare dalla Maternità alla Genitorialità Condivisa
Passare dal concetto di “maternità” a quello di “genitorialità” è essenziale per promuovere un equilibrio tra lavoro e famiglia. Il sostegno del partner e una rete di supporto possono aiutare le donne a gestire le pressioni e a trovare un equilibrio sostenibile, senza rinunciare alla realizzazione personale.
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Dott.ssa Serena Troiano
Psicologa
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